"Un nibbio reale che sorvola l'altopiano e le incisioni geologiche della Murgia, è il marchio del Parco. Un simbolo, il nibbio, di grande attualità perchè e una specie soggetta a massima protezione ed oggetto di progetti di tutela nel territorio murgiano. Un marchio che proietta il Parco verso il futuro, tenendo ben in vista le tradizioni e l'operatività della gente di Murgia..."
Dopo aver letto questa descrizione del marchio in un documento dell'Ente Parco siamo costretti ad intervenire nuovamente per esprimere alcune nostre considerazioni.
(Comitato a difesa dell'identità del Parco nazionale dell'Alta Murgia)

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo del Comitato a difesa del Parco nazionale dell'Alta Murgia.



Il 25 ottobre l'Ente Parco ha tenuto una conferenza stampa per illustrare le attività svolte in un anno di attività. Nella cartella stampa distribuita, a proposito del marchio del Parco, leggiamo:

"Un nibbio reale che sorvola l'altopiano e le incisioni geologiche della Murgia, è il marchio del Parco. Un simbolo, il nibbio, di grande attualità perchè e una specie soggetta a massima protezione ed oggetto di progetti di tutela nel territorio murgiano. Un marchio che proietta il Parco verso il futuro, tenendo ben in vista le tradizioni e l'operatività della gente di Murgia. A tale decisione si è pervenuti valutando oltre cento proposte pervenute a seguito di concorso."


Dopo aver evidenziato le discutibili procedure con cui si è svolto il concorso per la scelta del marchio, e dopo aver letto le circostanziate considerazioni di merito sugli aspetti tecnici dei progetti nella lettera di Nino Perrone, siamo costretti ad intervenire nuovamente sulla questione proprio a seguito di quanto abbiamo letto nella cartella stampa.

Il marchio adottato è stato modificato in molte parti: colore verde e non più marrone del fondo, il segno nero "m" è diventato bianco e non più nero, il carattere del logo è stato sostituito, la sagoma dell'uccello è stata sostituita e ridisegnata. Tutto questo a riprova di quanto fondate erano le nostre perplessità sulla qualità del segno scelto, aspetti evidenziati in modo puntuale anche dalla lettera di Nino Perrone citata che chi ha dovuto applicare il marchio non ha potuto non considerare.

A sinistra il marchio vincitore del Concorso a destra quello adottato



Ora si aggiunge una nuova questione. In molti avevano sottolineato l'ambiguità del segno dell'uccello presente nel marchio. Tutti pensavano fosse in realtà un falco grillaio (Falco Naumanni) anche se stilizzato male. È indubbio che il grillaio, dal punto di vista faunistico, è la vera specifità dell'Alta Murgia. Ora scopriamo che il segno contenuto nel marchio è stato sostituito con un'altro che rappresenterebbe un Nibbio Reale.
Un po' perplessi abbiamo chiesto un parere ad alcuni tra i maggiori esperti di avifauna dell'Alta Murgia e ad alcuni esperti della LIPU, i quali ci hanno detto che il Nibbio reale nidifica quasi esclusivamente nel Bosco Difesa Grande nei pressi di Gravina (una nicchia ambientale con un habitat molto particolare che non rientra nel Parco), che è molto raro da avvistare sull'Alta Murgia e che i pochi esemplari avvistati la utilizzano solo a fini di caccia. Abbiamo consultato anche alcuni studi recenti che hanno confermato quanto riferito dagli esperti.

A questo punto ci immaginiamo frotte di turisti che arrivano nel Parco nazionale dell'Alta Murgia per ammirare splendidi nibbi reali in volo e che passeranno giornate intere a cercarli invano, per poi, magari, rivolgersi alle guardie del Parco (?) che gli diranno di cercarli fuori dal Parco.

Quasi tutti i Parchi nazionali (Parco d'Abruzzo, Stelvio, Pollino...) recano all'interno dei propri simboli specie animali o vegetali realmente presenti nei loro territori.

Anche da questo punto di vista sembra che nell'Ente Parco nazionale dell'Alta Murgia la superficialità e l'approssimazione regnano sovrane.

(Comitato a difesa dell'Identità del Parco nazionale dell'Alta Murgia)