Sabato 1 luglio 2006
vi aspettiamo alla masseria Martucci.
Dalle ore 17.00 alle 20.00 proveremo a raccontarci le cose che stiamo facendo e a pensare a quelle che si potrebbero fare qui ed ora.
Percorreremo insieme, chiacchierando, tutte le strade possibili verso un equilibrio sereno fra individuo e collettività, fra cinismo realista e prospettive utopiche, fra possibilità concrete e desideri.
Dovremmo collegarci alla storia dei nostri luoghi per elaborare progetti di breve respiro i cui effetti ricadano su di noi e su coloro che ci circondano nel tempo reale dei mesi che ci aspettano; collegare al presente un progetto timidamente utopico di socialismo libertario all’interno della politica reale dei nostri giorni.
Per ricordare Sante Cannito nella ricorrenza della sua morte, dopo le ore 20.00 proveremo a rincuorarci con un po di arte e musica.
Alcuni libertari di terra di Puglia
Barricati dietro la frontiera che ci separa dal sud del mondo, immersi in una ricchezza che non ci concede il respiro della coscienza serena, noi europei ci affanniamo invano a proclamare le nostre verità.
Abbandonato il ‘900 che ha riempito la propria storia del sangue delle guerre e delle rivoluzioni, il nuovo secolo continua a trascinarsi in avanti le contraddizioni di un sistema di potere iniquo.
Di fronte all’illusione della stabilità di una struttura sociale che si riproduce grazie all’egoismo ipocrita dei suoi membri, le nuove generazioni, assuefatte, attendono una prospettiva convincente in cui credere.
I libertari, dopo aver fornito il loro rilevante contributo di idee e di azioni alla cultura del ‘900 e dopo aver ceduto alle strutture di potere della sinistra autoritaria l’iniziativa politica si interrogano impotenti sul che fare.
Non si può pensare di governare la storia delle moltitudini, né si può sperare di convincere la maggioranza con la forza della politica che oggi si può fare.
Non ci resta che percorrere insieme, chiacchierando, tutte le strade possibili verso un equilibrio sereno fra individuo e collettività, fra cinismo realista e prospettive utopiche, fra possibilità concrete e desideri.
Dovremmo collegarci alla storia dei nostri luoghi per elaborare progetti di breve respiro i cui effetti ricadano su di noi e su coloro che ci circondano nel tempo reale dei mesi che ci aspettano; collegare al presente un progetto timidamente utopico di socialismo libertario all’interno della politica reale dei nostri giorni.
Per ricordare Sante Cannito nella ricorrenza della sua morte, vi aspettiamo alla masseria Martucci
Sabato 1 luglio 2006
- dalle ore 17.00 alle 20.00 proveremo a raccontarci le cose che stiamo facendo e a pensare a quelle che si potrebbero fare qui ed ora.
- dopo le ore 20.00 proveremo a rincuorarci con un po di arte e musica.
Alcuni libertari di terra di Puglia