Embryo | Band tedesca di etno-jazz-rock
Kerlox DB Band etno dub
INCURSIONI MUSICALI
sabato 28 aprile
ore 21,30
Masseria Martucci, Altamura
Embryo | Band tedesca di etno-jazz-rock
Kerlox DB Band | etno dub
INCURSIONI MUSICALI
sabato 28 aprile, ore 21,30
Masseria Martucci, Altamura
Embryo
Quando la definizione di ´world music´ non esisteva, quando Peter Gabriel era ancora a travestirsi per attirare l`attenzione sui Genesis, quando in Italia si discuteva animatamente (e con poca sintesi) sul rapporto fra musica di tradizione orale e lievi contaminazioni, Christian Burchard portava il suo gruppo di rock-jazz sui territori delle mescolanze musicali ed etniche. Gli embryo, fin dall`inizio degli anni Settanta, cominciavano a esplorare le culture del Mediterraneo, l`Oriente più lontano, l`Africa.
Dalla Germania, quella della rigida musica colta e della fredda ricerca elettronica, dalla Germania della ferrea organizazione sociale e dell`improvviso benessere economico, scendevano a confrontarsi con le culture più emarginate, completamente aperti alla mescolanza e disponibili a imperare. Rispettosi dei differenti popoli, delle loro tradizioni e dei loro modelli culturali, tanto che è difficile pensare ancora oggi a questo gruppo come un gruppo `tedesco`. Gli embryo sono gli embryo e riescono a raccogliere, e sopratutto a vivere, nel proprio lavoro cosmopolita schegge di mondo. In trent`anni di attività con la band di Christian hanno suonato con un centinaio di musicisti, alcuni immensi come Charlie Maraiano o Mal Waldron, altri sconosciuti, ma tutti di grande profilo e tecnica. Hanno realizzato venticinque dischi, dai primi controllati dalle majors a quelli prodotti dalla Schneeball (una delle prime esperienze indipendenti europee), dai lavori con i loro amici italiani della Materiali Sonori ai più recenti album totalmente autoprodotti. Un lungo viaggio sonoro, specchio fedele di viaggi reali: da quello mitico in India dal 1978 al 1979 alle tournées in Cina e Giappone, alle esperienze in Nigeria, ai lunghi e ripetuti soggiorni in Marocco e in Turchia.
Proprio il Medio-Oriente e l`area maghrebina, le culture islamiche più vicine all`Europa, sono stati i loro punti di riferimento più costanti, non solo come luoghi da visitare, ma anche come modelli musicali. Gli strumenti tradizionali di queste aree, i modi e i ritmi, hanno fatto da humus per la ricerca degli embryo.
Il loro più recente disco è proprio un nuovo resoconto di un ulteriore viaggio, da Istanbul a Casablanca, due città simbolo della cultura musicale del Mediterraneo. È un album doppio che fotografa l`attraversamento, in modo impeccabile e non superficiale, di regioni geografiche omogenee. Ma lo fa in modo così profondo che si scoprono tutte le possibile differenze e le enormi richezze espressive. Come sempre, i musicisti coinvolti sono molti e provenienti dalle esperienze più diverse (come il cinese Xizhi Nie, una personalità indiscussa nell`ambito dei violini orientali e dello sheng). Durante il viaggio ovviamente vengono coinvolti (e subito registrati) molti musicisti locali e personaggi come Okay Temiz, Mahmoud Gania, Ahmed Geurfti, Ahmed Özden.
Frau gli `storici´, dobbiamo ricordare le presenze di Edgar Hofmann, Lothar Stahl, Roman Bunka. `Istanbul Casablanca´ è un lavoro che riesce a stimolare l`immaginazione di chi ascolza. È la forza della musica e gli embryo riescono ancora una volta a sfruttarla al meglio.