Le leggende, si sa, hanno il naso più o meno lungo a seconda di chi e di come le racconta. Ve ne sono alcune che restano ancorate ai tempi e ai luoghi in cui nascono, altre invece subiscono innumerevoli contaminazioni e varianti, trasportate di voce in voce, lungo catene di generazioni, oltrepassando i confini di città o quelli segnati dalle montagne, dai fiumi e, talvolta, anche dagli oceani e dai continenti. Risulta vano, quindi, il tentativo di coloro che reclamano un diritto esclusivo su talune di esse.
È questo il caso, per esempio, delle leggende plurisecolari sorte intorno all’incredibile personaggio del Monaciello...
"Michelino e il tesoro dei briganti" è un racconto per ragazzi, ambientato nell'Alta Murgia barese, in cui un ragazzino intraprendente si avventura alla ricerca di un favoloso tesoro nascosto dai briganti.
Il viaggio di esplorazione diventa per Michelino occasione di conoscenza del territorio e dei suoi abitanti - come i piccoli animali che gli offrono indicazioni e consigli e il giovane immigrato marocchino che lo guida verso il ritorno a casa - dandogli anche la possibilità di affrontare e superare difficoltà e paure e premiandolo con la conquista di una maggiore fiducia in se stesso e nell'altro.
Il libro è corredato da una serie di illustrazioni a colori e da un breve glossario, prestandosi così anche ad un utilizzo in ambito scolastico, nella fascia compresa tra la terza classe della scuola elementare e la prima media.
Nelle fiabe di Margherita gli “elementi magici” sono rappresentati non da fate, orchi, maghi o nani, ma da animali dalle avventure straordinarie, fantastiche e talvolta anche verosimili, dove la nostra Murgia è puntualmente coinvolta. Non poteva essere altrimenti, dal momento che la stessa Murgia è un luogo magico. Belle e fresche le rappresentazioni “grafiche della piccola Roberta Leo”.
(Giulia Poli Santo)